Prostituzione collettiva

Il benessere sociale è in stretto rapporto con il benessere individuale, sia la persona che il collettivo hanno bisogno di coerenza umana.

La coerenza umana si basa sui principi del bene e della fiducia, senza questi presupposti declina inesorabilmente verso il degrado.

Che fine hanno fatto il bene e la fiducia? Al loro posto oggi ci sono due potenti droghe sociali, il denaro e la ricerca di ammirazione.

La ricerca del denaro è da qualche decennio ossessiva. I soldi fungono da medicina per una vita senza senso e per l'acquisizione senza merito della considerazione altrui. 

La vita senza senso pungola con il vuoto interiore, allora si cerca di colmarlo con l'ausilio del denaro attraverso lo shopping, i viaggi, il lusso, il divertimento e l'immagine sociale. Il denaro funge anche da strumento per la ricerca di ammirazione, con lo sfoggio di vestiti, auto, moto, potere e presunta indipendenza.

La vita orientata al denaro è prostituzione esistenziale. C'è chi vende il proprio corpo e c'è chi vende anche la propria anima. 

Un'intera società dedita al culto del denaro è prostituzione collettiva. Ne consegue l'accettazione omertosa di ipocrisie, menzogne ed ogni forma di abuso sulle persone, sull'ambiente e sulle nazioni meno armate e non belligeranti. Si tratta di prostituzione dell'anima. 

Il benessere sociale è in stretto rapporto con il benessere individuale, sia la persona che il collettivo hanno bisogno di coerenza umana. 

Finché saremo in vita la nostra anima ci pungolerá per spingerci al bene collettivo. Al contempo il denaro cercherà sempre di farci guardare al nostro bene soggettivo, al nostro tornaconto. La scelta è solo nostra.